Mese: novembre 2018

PAPAS GIUSEPPE FARACO

PAPAS GIUSEPPE FARACO

 

        PAPAS GIUSEPPE FARACO

di

LINO LUZZI

     In sua memoria 2018-

 

Le prime riunioni sono state sufficienti a percepire l’aria che tirava, la solita ereditata nel nostro paese, il solito clima di protagonismo egocentrico e silenzioso, lo stesso che ha portato San Demetrio Corone allo stato attuale e che emerge man mano in quella microstoria che cerco di raccontare nel sito.

Le prime due serate programmate alla memoria, hanno evidenziato un gran clima di gioia e di affetto degli Zjarrini che li univa a Zoti Giusep, zjarrini per altro abilmente radunati da Damiano Guagliardi, già tra i primi protagonisti del gruppo Zjarri.

Ideare  e sviluppare un’idea è più facile a dirlo che a farlo, per cui trovare posto sul carro avviato, ogni volpe ha voluto sistemarsi il giaciglio in uno spazio più o meno dignitoso.

Metto subito il freno a mano al mio pensiero critico per concelebrare con gioia la comunione degli affetti verso Zoti Giusep, affetti tra l’altro manifestati personalmente al nostro presidente FAA Damiano Guagliardi, nei preliminari dell’evento in memoria di Zoti Giusep , ideato da lui .

Quando si pensa a Zoti Giusepp affiorano subito i ricordi di quel vissuto dove sentimenti di gratitudine e di riconoscenza si coniugano a sentimenti di affetto.

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La mia condizione umana e sociale nonché quella culturale ha sempre attinto, alla bisogna, al suo insegnamento e  alla sua amicizia.

Oltre alla sua missione religiosa ed educatrice, ha gettato le basi per la realizzazione di un Progetto Culturale sulla nostra identità, alla quale spesso facevo domande, ricevendo risposte razionali con sfumature esaltanti.

Per un periodo ho rincorso,  quel suo articolato progetto culturale che ho approfondito, tra l’altro, attraverso un suo pregevole elaborato, catturato e fotocopiato nella pubblicazione delle “Mille Culture” del prof. Uderico Bernardi e che custodisco.

Certe mie convinzioni e le speranze che avevo riposto al nostro patrimonio etnico sono sprofondate quando in seguito alla sua morte nessuno ha proseguito il suo progetto.

Sono andato a rileggere quel quadro storico e culturale delle minoranze albanesi in Calabria che aveva scritto e ho tracciato subito gli estremi della nostra identità negata dalla politica, iniziata nel novembre del 1471 dai Lopes e conclusa nel 2 di Novembre 1998 con la scomparsa di don Giuseppe Faraco.

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Certo non ci vogliono scienziati a delineare anche l’aspetto critico della sua personalità, per me è stato sempre un prete anticonformista, come dire, alla Papa Francesco.

Con la sua formazione umana e cristiana ha inculcato in tutti e in modo profondo, i valori fondamentali della vita, ha aiutato a crescere, ha spinto molti verso traguardi della serietà, dell’onestà e della moralità.

Dalle sequenze della mia videoteca, in tanti convegni, emerge la sua anima a spendersi per gli altri, direi anima comunista, non per attività politica quanto interessato al sociale, alla cultura viva di appartenenza e  alla convinzione che il nostro patrimonio identitario sarebbe potuto essere utilizzato come risorsa. Mi viene da ridere ed è paradossale quando la politica pretende tracciare quadri esaustivi su Zoti Giusep.

Rimandando ogni approfondimento nel sito, concludo questa mia testimonianza di affetto con qualche aneddoto ed un video, consentitemi  ricordare la fondazione del gruppo folcloristico Zjarri, la rivista culturale scientifica internazionale Zjarri, così forte da penetrare in Albania ai tempi di Enver Hoxha, e ottenere conferita  la cittadinanza onoraria per i suoi meriti culturali a Zoti Giusep.

Ha dato vita ad una ricca Biblioteca, alla Sagra del Costume Arbereshe, piuttosto a conoscere le origini della parlata di Vaccarizzo attraverso lo scienziato linguista americano Eric Hamp, ha dato condivisione al dar vita alla RLA Radio Libera Arbereshe, la Prima radio libera  definita Arbereshe.Appena ho trovato il libro ” La causa dei cento anni”  di Vincenzo Feraudo melo ha chiesto in prestito perchè introvabile, me lo ha consegnato davanti al solito biccherino di grappa, fà bene al cuore, diceva.

 

                                                                      

I ricordi richiamano a qualche momento davanti al solito sorso di grappa che mioffriva, perché faceva bene al cuore, diceva, e intanto mi faceva vedere  l’archivio della chiesa e la data di battesimo di mia nonna Maria Rosa Cassiano, ricordata in omelia al suo funerale(103 anni) con queste sue parole: << Sta andando via anche un pezzo della nostra storia>>.

Infatti in una lunga intervista che mi ha concesso il giorno dei morti dopo la Panaghja, ha confessato a tutta la mia famiglia che era stata la nonna a confessargli il detto sui morti :  ESHTUNJA E TE VEDEKURAT ARDH SEMPRE—-ESHTUNJA E SHALE ARDHET MAI

E’ Stata la nonna a parlare con mia madre  sui nomignoli delle ghjtonie come RAQI LOCKRAVET, intuito da me  come LOSHI RA -RET, il vicinato degli antichi, degli antenati, degli avi, il vecchio vicinato, direi il più antico insediamento stanziale dei primi albanesi che hanno ripopolato  San Demetrio, appunto rione Marzile.

Ho raccontato ciò per ricordare un altro aneddoto  dovuto  all’onomastica, quello che ha visto  me, Zotj Giusep e il prof Jhon Tramp a Rende paese, nel ristorante di Mario Piro. Fu proprio lì che il prof. Trump incuriosito da queste mie intuizioni ebbe a dire a  Zotit Giusepp: << Lino in che cosa si è laureato?>>,  e Zoti ponendo il braccio sulla mia spalla ebbe a rispondere : << Lui di professione è un tecnico tv, elettronico in generale, ma è  un auto didatta particolare e poliedrico>>. Da allora quella conoscenza con Trump è continuata attraverso qualche mia ricerca, ho acquistato qualche suo testo, e alcuni incontri all’UNICAL, piuttosto in convegni e in Provincia di Cosenza nella Sala degli Specchi e a Vaccarizzo Albanese nel giorno della onorificenza a Eric Hump .

Questo per dire anche che mi aveva invitato ufficialmente Zoti come redazione giornalistica di Radio Shpresa a seguire i lavori di quell’importante evento storico culturale internazionale all’UNICAL.                

L’unico a chiedermi e scambiare punti di vista sui miei 5 anni trascorsi in medio oriente e in Africa tra i musulmani, l’unico a darmi insieme al Prof.  F.Altimari la partecipazione ufficiale, mediante invito come giornalista  di Radio Shpresa, dal 5 – 7 giugno 1991, sulla svolta dei rapporti culturali tra l’UNICAL e l’Università di Tirana e sui lavori SCIENTIFICI ALBANOLOGICI INTERNAZIONALI, all’Unical, a Rende e a S. Demetrio C.

Ricordo di aver intervistato il gotha della cultura scientifica albanese e successivamente in visita alla redazione di Radio Shpresa Europa 1.

                    

Zoti Giusep è stato l’unico a chiedermi e scambiare punti di vista sui 5 anni trascorsi in medio oriente e in Africa tra i musulmani

  

Abbiamo sviluppato insieme un bel progetto sulla promozione dei Beni Culturali: Chiesa di Sant’Adriano, io con l’Ufficio JAT e la Rivista Zjarri:

 LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO.   Migliaia di presenze turistiche nella chiesa di Sant’Adriano, documentate con tre registri di presenze e con altrettante annotazioni ospiti, 

anche i primi giapponesi.

                                                                                                                                                 

Il video: